venerdì 29 gennaio 2010

DONNE PENSANTI-iniziative sul territorio 2

Come già detto più volte, abbiamo aderito a Donne Pensanti, e sempre come già detto, abbiamo costituito il gruppo locale "Amandola e dintorni" a cui purtroppo non hanno ancora aderito molte persone. Adesso ci stiamo organizzando per fare un incontro del gruppo per la seconda settimana di febbraio, per conoscerci di persona e creare qualcosa di concreto. Quindi, chi fosse interessato ci contatti!!!
Segnaliamo inoltre questa iniziativa a Bologna, per chi si trovasse da quelle parti.

mercoledì 27 gennaio 2010

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Oggi è il giorno della memoria, il 27 gennaio 1945 venivano aperti i cancelli di Auschwitz, non scriveremo un lungo post sull'argomento ma anche noi vogliamo affermare l'importanza di ricordare l'orrore accaduto per fare in modo che non succeda mai più.

giovedì 7 gennaio 2010

Acqua e rete idrica

Dopo aver seguito la questione della privatizzazione dell'acqua (e continuiamo a seguirla), vi riportiamo delle considerazioni che abbiamo fatto.

L’acqua è un bene primario, una fonte di vita per tutti gli esseri viventi del pianeta; tuttavia vediamo ancora dalla televisione e dai giornali (per quei pochi mass media che dicono una parvenza di verità) scene di carenze idriche in paesi del terzo mondo, dove le popolazioni non hanno cibo ed acqua sufficiente per il fabbisogno quotidiano.

Tutti i giorni usiamo l’acqua che proviene dal rubinetto, anche in maniera indiscriminata, per compiere delle azioni di consuetudine come lavarsi, bere, cuocere dei cibi, ma negli ultimi anni si è affacciata nel nostro paese, come è successo per altri (Perù, Francia, India…), l’idea della privatizzazione della rete idrica. Così, le grandi multinazionali dell’acqua, (tra cui le francesi Suez-lyonnaise, Vivendi-Generale, Saur-Bouygues, o le più note Danone e Nestlé) hanno iniziato a spingere perché si sviluppi il mercato dell’acqua.

L’acquedotto italiano è gestito a seconda delle località dai comuni, dai consorzi, dalle S.P.A ed in minima parte da privati. Con il decreto 135/09 art.15 si stabilisce che la rete idrica nel territorio italiano deve finire nelle mani di privati a partire dal 2011. Più in dettaglio la privatizzazione della rete sarà regolamentata a seconda dei seguenti casi:

1 – nel caso in cui la rete idrica è gestita in House (autogestione da parte di comuni o consorzi) la privatizzazione dovrà coprire al massimo il 40% sul totale;

2 – nel caso in cui la rete idrica è gestita da una S.P.A. (ovvero società per azioni) la privatizzazione sarà del 70% sul totale.

Inoltre per legge il privato può usufruire di un guadagno non superiore al 7% sulla sua quota; per poter ricavare questo 7% ci sono 2 possibilità, alzare il prezzo dell’acqua o risparmiare sui costi di gestione.

Ora proviamo ad immaginare dove il privato può recuperare il 7%:

1 – riduzione dell’efficienza della rete idrica;

2 – riduzione della manutenzione ( per molte reti idriche è stato stimato che la perdita di acqua dalla stessa rete varia dal 30% al 60%, a causa di frequenti rotture delle tubazioni);

3 – tagli di personale;

4 – aumento del costo dell’acqua.

Oltre a ciò vi è da considerare un altro aspetto della distribuzione idrica di tutto il paese, ovvero tutte le fontane pubbliche, fontane monumentali, lavatoi, ecc. Tutte queste forme di approvvigionamento idrico saranno soggette a revisione da parte del privato ed a carico dei contribuenti o meglio i cittadini, che si troveranno a sostenere una spesa in più.

Più avanti approfondiremo il discorso sulle acque potabili e minerali. Ringraziamo il dott. M.F. per l'aiuto nell'affrontare questa questione.

mercoledì 6 gennaio 2010

LINK ALL'ARTICOLO DE L'UNITA'

Come promesso ecco il link all'articolo di Kerry Kennedy sulle devastazioni della Texaco in Ecuador.

lunedì 4 gennaio 2010

Le devastazioni della Texaco

Su L'Unità di oggi compare un articolo agghiacciante, è una denuncia di Kerry Kennedy, figlia di Bob, che si batte per i diritti umani, e racconta le devastazioni fatte dalla Texaco (comprata poi nel 2001 dalla Chevron) in Ecuador tra il 1964 ed il 1990. La multinazionale petrolifera ha distrutto miglia e miglia di foresta pluviale amazzonica costruendo pozzi ed inquinando falde acquifere di vitale importanza per le popolazioni della zona; si stima che siano stati scaricati nei ruscelli e nei fiumi che dovrebbero garantire la sopravvivenza delle popolazioni, 18 miliardi di galloni di liquidi inquinanti e cancerogeni, muoiono animali, piante ed esseri umani e due tribù indigene sono state totalmente cancellate; gli indigeni rimasti hanno intrapreso un'azione legale che va avanti da 16 anni e la Texaco fa di tutto per allungare i tempi del processo, nonostante le prove della sua colpevolezza siano evidenti.
Questo era un riassunto dell'articolo, non appena lo troveremo in rete metteremo un link in modo che sia leggibile per intero a tutti, si tratta di una situazione tremenda e purtroppo non è l'unica, e uno dei modi per combattere queste catastrofi è che ne sia a conoscenza più gente possibile.

domenica 3 gennaio 2010

DONNE PENSANTI-iniziative sul territorio

Chi ci segue ha già sentito parlare di Donne Pensanti, quello che vogliamo dirvi adesso è che l'iniziativa da un pò di tempo a questa parte si sta muovendo anche dal virtuale al reale. Come già avevamo detto è nato anche un social network in modo che le persone possano incontrarsi , anche virtualmente per scambiarsi idee e confrontarsi per poi creare qualcosa nel "mondo reale", noi di Bassa Manovalanza abbiamo creato il gruppo territoriale Amandola e dintorni così chi è della zona ed è interessato può aderire,e poi cominceremo ad organizzare delle iniziative concrete a livello locale. Ovviamente non è un'iniziativa per sole donne come è chiaro anche dal volantino che mettiamo qui sotto!




Sito denuclearizzato